”Studio legale Crea”: ecco la definizione agevolata dei PVC

Dopo esserci occupati del saldo e stralcio e dell’annullamento delle cartelle inferiori a 1.000 Euro, oggi analizzeremo un nuovo strumento di conciliazione introdotto con la Pace Fiscale 2019: la definizione agevolata dei Processi Verbali di Constatazione, i cosiddetti P.V.C..

Segnatamente, questo nuovo istituto permette al contribuente di definire in via agevolata, per ciascun periodo di imposta oggetto del processo verbale, tutte le violazioni constatate in quel periodo, semplicemente presentando una dichiarazione contenente l’indicazione dei maggiori imponibili, le maggiori imposte e tutti gli elementi derivanti dalle violazioni constatate nel processo verbale.
Quali tipi di imposte rientrano nell’ambito della definizione agevolata?
Le categorie di imposte per le quali è possibile ricorrere alla definizione agevolata dei P.V.C. sono particolarmente numerose e comprendono:
  •     Imposte sui redditi e relative addizionali
  •     Contributi previdenziali e ritenute
  •     Imposte sostitutive
  •     Irap e Iva
  •     Imposta sui valori degli immobili all’estero
  •     Imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero
  •     Imposte derivanti da violazioni in materia di indebite compensazioni di crediti agevolativi

 

Chi può ricorrere all’istituto della definizione agevolata?
Con la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione è possibile definire il contenuto integrale di tutti i P.V.C. consegnati entro il 24 ottobre 2018, a condizione che – sempre entro il 24 ottobre 2018 – non sia stato ancora ricevuto un invito al contraddittorio o notificato un avviso di accertamento. La definizione “integrale” deve riguardare tutte le violazioni contenute nel processo verbale riferite ad un singolo periodo d’imposta, anche se il processo verbale di constatazione riguarda più periodo di imposta.
Come funziona lo strumento della definizione agevolata?
In generale il contribuente che intende avvalersi della definizione agevolata dei processi verbali di constatazione, entro il 31 maggio 2019, dovrà presentare, con l’aiuto di professionisti esperti del settore, le relative dichiarazioni per i periodi d’imposta per i quali, alla data del 31 dicembre 2018, non siano scaduti i termini di decadenza dell’attività di accertamento, e provvedere a versare l’importo dovuto in un’unica soluzione. In caso di versamento rateale il pagamento potrà essere effettuato in un numero massimo di venti rate trimestrali di pari importo. Le rate successive alla prima andranno versate entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre. Sull’importo delle rate successive alla prima saranno dovuti gli interessi legali calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata.
Perché scegliere la definizione agevolata dei P.V.C.?
Il beneficio più evidente di questo istituto consiste nell’esclusione di sanzioni e interessi dall’ammontare delle somme da versare all’erario. Si tratta quindi di un vantaggio non trascurabile. Infatti, è frequente trovarsi di fronte a debiti nei confronti del Fisco che, inizialmente non rappresentano cifre elevate, ma successivamente, a causa degli interessi di mora e delle sanzioni che vengono irrogate col passare del tempo, subiscono un notevole incremento.
Cosa succede in caso di mancato perfezionamento della procedura di definizione agevolata?
In caso di mancato perfezionamento, dal momento che la dichiarazione presentata non produce effetti, il Fisco emetterà un avviso di accertamento scomputando dalla maggiore imposta dovuta quanto eventualmente già versato per la definizione non andata a buon fine permettendo al debitore di diminuire in ogni caso il proprio onere verso l’Agenzia delle Entrate. Questo mezzo di estinzione del proprio debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate risulta particolarmente vantaggioso per tutti coloro che, pur dovendo considerare di mettere mani al portafoglio, intendono chiarire la propria posizione e chiudere i conti con il Fisco in relazione a tutte le violazioni contestate nel periodo di imposta oggetto del processo verbale.
In definitiva, analizzando da un punto di vista pratico questo strumento, emerge come l’effettivo vantaggio prodotto da quest’ultimo sia limitato ad alcune casistiche particolari e circoscritte; si tratta, infatti, della possibilità per i contribuenti di definire, esclusivamente, i processi verbali di constatazione evitando di pagare le sanzioni e gli interessi. Di conseguenza, la definizione agevolata in questione non risulta essere lo strumento consigliabile per ogni situazione. Pertanto, l’indicazione resta sempre il quella di rivolgersi a professionisti in grado di fotografare la situazione specifica permettendo quindi di scegliere ed individuare il beneficio della Pace Fiscale 2019 più idoneo alle esigenze concrete.
La definizione agevolata dei P.V.C. è infatti soltanto uno dei numerosi strumenti messi a disposizione dalla Pace Fiscale 2019 per risolvere le proprie pendenze con il Fisco; nei prossimi articoli andremo a completare la nostra analisi presentando la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti.
Link merateonline: https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=87998&origine=1&t=%27%27Studio+legale+Crea%27%27%3A+ecco+la+definizione+agevolata+dei+PVC